L’etica rotariana

Il Rotary, fino dalla sua nascita, persegue la tolleranza nei confronti delle diversità sociali e religiose; basti ricordare che dei quattro soci fondatori: Paul Harris era avvocato, Silvestre Schiele, commerciante di carbone, Gustavus Loehr, ingegnere minerario e Hiram Shorey, sarto; erano di nazionalità diversa ( americana, tedesca, svedese ed irlandese ) ed appartenevano a religioni diverse ( protestante, cattolica e ebraica ).

“I rotariani di qualsiasi nazionalità devono evitare di criticare le leggi e le abitudini degli altri Paesi” ed inoltre “I rotariani di un Paese non devono interferire con le leggi ed i costumi di un altro Paese.

Le stesse considerazioni valgono in tema di credo religioso.

Lo statuto del Rotary riconosce che nel mondo i rotariani professano molte e diverse religioni, idee politiche e sociali e per questo il Rotary rispetta integralmente le convinzioni di ogni socio..

“Un rotariano nulla deve attendersi e ancor meno deve domandare affinchè un altro rotariano gli accordi maggiori vantaggi o considerazione rispetto al trattamento che viene riservato a qualsiasi altra persona ”.

“Il vero amico non domanda nulla in cambio e ogni abuso di confidenza o amicizia teso al profitto personale è estraneo allo spirito rotariano.”

“Ogni rotariano deve costituire un esempio per la gioventù” poiché ciascuno impara osservando gli altri.